Categoria eventi: lab

← Torna a tutti gli eventi

Cerca per categoria:  LAB | VISUAL ART | PERFORMING ART

Categoria eventi: lab

← Torna a tutti gli eventi

Cerca per categoria:
LAB | VISUAL ART | PERFORMING ART

Caricamento Eventi

Marco Stefanelli (Crotone, 1990) sound artist, autore radiofonico e Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) artista visiva, sono gli artisti invitati ad una residenza artistica a Moggio Udinese, in dialogo con la comunità di questo piccolo paesino del Canal del Ferro che conta poco più di 1600 abitanti. Qui c’è una spiaggia segreta, custodita da generazioni fra le felci e i pini neri.

Stefanelli per ART LAB condurrà Suoni dal Poç, workshop intergenerazionale sull’ascolto e la produzione sonora con i giovani del centro estivo di Moggio Udinese coinvolti in un percorso di ricerca, ascolto, registrazione e produzione sonora intorno alla storia condivisa e allo spazio pubblico del paese. Il laboratorio avvicina i partecipanti alla sperimentazione artistica, offrendo una nuova modalità di rappresentare e plasmare la realtà che ci circonda attraverso il medium sonoro, e favorire la condivisione di conoscenze, storie, memorie, tempo e relazioni, anche oltre la sua conclusione: i materiali raccolti rimarranno a disposizione della comunità locale andando a costituire un primo nucleo archivistico di sonorità e memorie orali di Moggio Udinese. Il laboratorio è organizzato in collaborazione con la Proloco di Moggio, partner di progetto.

Stefanelli sarà inoltre coinvolto nella produzione di EPHEMERA IN CUFFIA, un podcast originale che attraversa e incontra luoghi, temi e protagonisti del festival.

La ricerca di Stefanelli si concentra sui concetti di identità, memoria individuale e collettiva, movimento e migrazione, linguaggio e relazione, confine e spazio pubblico.
Ha sviluppato la sua pratica esplorando formati diversi dall’installazione alla performance, dalla sound art alla radio comunitaria, avendo per le sue produzioni sempre il suono come fil rouge. I suoi progetti nascono dall’interazione con comunità e gruppi eterogenei, partendo dall’idea che l’arte e il suono possano essere strumenti per la loro creatività, per la loro espressività, per la loro vitalità.

Torna in cima